lunedì 13 maggio 2013

Sicilia Tour- La Sicile - Sicily Tour- une des iles plus beaux du Monde...................




CARATTERISTICHE E MONUMENTI
0Fu realizzato intorno al 430 a.C. ed è un esempio di tempio exastilo dorico periptero, ossia caratterizzato da un colonnato che circonda tutto il perimetro con 6 colonne sui lati brevi del peristilio e 14 sui lati lunghi. È lungo 60 m. e largo 20,40 m.; le colonne sono alte 9,36 m. col diametro inferiore di 1,95 m. e quello superiore 1,56 m. e possiedono da 9 a 12 tamburi. Nel fregio si alternano i triglifi e le metope lisce, invece sotto il cornicione si trovano i mutuli che decorano il geison con le loro gocce. Diversi studi hanno dimostrato che il tempio di Segesta è senz'altro uno dei più grandi monumenti dell'antichità, ma allo stesso tempo è incompleto.

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A testimoniarlo sono diversi elementi strutturali: le colonne senza scanalature, i coronamenti dei capitelli delle colonne non ancora terminati, i blocchi dei gradini non scalpellati; e ancora la mancanza di copertura, mentre la cella probabilmente era stata progettata e iniziata ma lasciata a livello di fondazione. La costruzione del tempio avvenne nel periodo in cui Segesta intratteneva intensi rapporti con Atene. Infatti, secondo alcuni studiosi, i committenti chiesero ai lapicidi di renderlo più maestoso possibile, cosi da assicurarsi la benevolenza dei delegati ateniesi, arrivati in Sicilia per stipulare con loro un'alleanza. Nel 416 a.C., quando scoppiò una guerra tra Selinunte e Segesta, quest'ultima chiese ausilio ad Atene.

0Ingannata probabilmente dal maestoso tempio, Atene inviò in Sicilia una flotta, che però non arrivò mai. Segesta, da sola e sicuramente disperata, decise allora di rivolgersi a Cartagine. Questa intervenne distruggendo, nel 409 a. C., Selinunte. La città elima dovette cosi accettare il dominio cartaginese. I lavori del tempio, interrotti durante la guerra, non furono più ripresi perchè la costruzione di un edificio tipicamente greco in un periodo di dominazione punica non avrebbe avuto più nessun significato propagandistico. Per altri studiosi invece, si tratta di un tempio voluto con queste caratteristiche dalla popolazione non greca che abitava a Segesta e che, all'interno di esso, praticava i propri riti non greci.